Storia della Matematica Vedica
Veda significa “Conoscenza”
L’antico sistema di Matematica fu riscoperto dagli antichi testi sanscriti conosciuti come Veda tra il 1911 e il 1918 da Sri Bharati Krsna Tirthaji (1884-1960).
I Veda sono testi molto antichi scritti tra il 300 A.C. e il 7000 A.C. e contengono sezioni di medicina, etica, metafisica, psicologia, architettura, musica, astronomia, grammatica ecc. Ci sono 4 Veda, nell’ultimo, chiamato Atharva Veda, è contenuta la Matematica Vedica detta “Ganita sutras”.
Bharati Krsna, che era uno studioso di sanscrito, Matematica, Storia e Filosofia, ha studiato questi testi e dopo lunga ed attenta indagine è stato in grado di ricostruire la matematica dei Veda .
Bharati Krishna ha scritto sedici volumi che espongono il sistema vedico, ma questi sono stati inspiegabilmente persi e quando la perdita è stata confermata nel 1958 ha scritto un volume introduttivo “Vedic Mathematics” pubblicato nel 1965 dove spiega il nuovo approccio collegato alla verità dei numeri e di grandezze ugualmente applicabili a tutte le scienze e le arti sottolineando che la grande e vera conoscenza nasce da intuizioni, molto diversi dal moderno metodo. Questo libro è stato pubblicato nel 1965 , cinque anni dopo la sua morte.
Secondo la sua ricerca tutta la matematica si basa su sedici Sutra , o parole-formule che descrivono come la mente naturalmente lavora, dando allo studente un grande aiuto nel metodo. Un esempio è il Sutra “Verticale e Incrociato”.
Kenneth Williams ha scoperto il libro “Vedic Mathematics” nel 1971 e ne ha sviluppato il contenuto, applicando il sistema in altre aree non trattate da Bharati Krsna creando un sistema strutturato e completo che va dalle elementari fino all’università e utile per tutta vita.
Il sistema non solo fornisce sorprendenti metodi generali e speciali, precedentemente sconosciuti alla matematica moderna ed è molto più coerente e integrato.
La Matematica Vedica è un sistema di calcolo mentale (anche se può essere scritto).